Capannoni mobili: i permessi
Realizzare un magazzino mobile senza concessione edilizia
Capannoni mobili: i permessi
Realizzare un magazzino mobile senza concessione edilizia
Quando si ha la necessità di aumentare le aree coperte di magazzino, una soluzione economica sono i capannoni mobili in acciaio e pvc grazie alla loro ridotta burocrazia per l’installazione.
Per “capannoni mobili senza concessione edilizia” si intende una tipologia di copertura in pvc che non necessita di concessione da parte del comune. Questa caratteristica è anche uno dei motivi per cui le aziende preferiscono optare per una copertura mobile rispetto a un capannone in muratura.
I permessi necessari per la realizzazione dei capannoni mobili e coperture industriali in pvc sono infatti minori, in questo modo si velocizza il processo ed è possibile ottenere un magazzino interno alla propria azienda in tempi brevi.
Vediamo ora nel dettaglio quali sono i permessi per realizzare un capannone in pvc.
SCIA, DIA e relazione tecnica per realizzare un capannone mobile
Per avviare i lavori occorre fornire al comune di residenza una segnalazione certificata di inizio attività (S.C.I.A.). Questa è una comunicazione scritta dall’imprenditore che permette di far partire subito i lavori. Solo ove necessario, l’amministrazione comunale potrà inviare entro 60 giorni una richiesta di precisazioni in merito ai lavori, senza necessariamente bloccarli.
A volte però la S.C.I.A. non è sufficiente. Per esempio quando vi sono vincoli paesaggistici o quando le dimensioni e la forma delle aree coperte aziendali mutano in modo significativo. In tal caso, oltre alla SCIA è necessario allegare anche una D.I.A.: la denuncia di inizio attività edilizia rilasciata dall’ufficio tecnico del Comune di pertinenza. La richiesta di D.I.A. va presentata allo sportello unico per l’edilizia e possono volerci fino a 30 giorni di attesa.
Oltre ai permessi comunali per realizzare il capannone mobile, il tecnico dell’azienda dovrà fornire necessariamente una relazione tecnica del progetto. Questo documento contiene il tipo di lavoro da svolgere, inclusi gli accorgimenti per la messa in sicurezza. Ponendo la sua firma sulla relazione, il tecnico si assume le responsabilità dell’opera e ne risponderà davanti alla legge.
Vi ricordiamo che la normativa sui capannoni mobili può subire variazioni a seconda del comune e della provincia italiana.
Oltre i permessi di costruzione: l’IMU sui capannoni mobili
Per quanto riguarda l’IMU sui capannoni industriali in pvc, questa tipologia di copertura industriale è soggetta in relazione alla categoria di appartenenza delle strutture. Poiché solitamente vengono utilizzati ad uso commerciale, come magazzino o zona di deposito e stoccaggio di merci e materiali, i capannoni e tunnel mobili rientrano quasi sempre nelle categorie C e D. Tranne la sotto categoria C/1 il coefficiente di rivalutazione, o moltiplicatore, è 168 mentre per la categoria D questo sarà 84.
Per calcolare l’IMU sui capannoni mobili, potete visitare il sito delle amministrazioni comunali.
I vantaggi di un capannone mobile senza concessione edilizia
Dopo aver fatto un po’ di chiarezza sui permessi per realizzare una copertura mobile, vediamo quali sono i vantaggi nel realizzare questa tipologia di coperture industriali.
Innanzitutto, i tunnel mobili e retrattili godono anche di vantaggi a livello fiscale. Infatti, possono essere ammortizzati in soli 5 anni.
Vi sono poi vantaggi di tipo progettuale e strutturale: le coperture industriali in pvc sono modulari e possono quindi essere assemblate, smontate, allargate o ridotte senza troppi problemi.
Infine, anche il prezzo dei capannoni in pvc è molto ridotto rispetto al costo di un capannone in muratura.
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