Rampe di carico: la guida alla scelta
La scelta delle rampe è il primo elemento da tenere in considerazione, quando si vuole realizzare una baia di carico per il proprio polo logistico o industriale.
In questo articolo, i tecnici Campisa mettono a tua disposizione alcuni consigli chiave, per guidarti nella scelta della migliore rampa per bocche di carico.
Ecco gli elementi principali da considerare:
1 Modello e tipologia di rampa per carico e scarico merci
Nei suoi 50 anni di storia industriale, Campisa ha sviluppato e brevettato diversi modelli di rampe di carico, volte a soddisfare tutte le esigenze aziendali e per abbinarsi ai diversi sistemi di costruzione delle fosse.
Per questo motivo, la guida alla scelta delle rampe di carico inizia con il modello più adatto alle proprie necessità. Ecco le due categorie di rampe e il loro funzionamento:
RAMPE CON BECCO A RAGGIO: sono la versione più semplice ed economica. Viene azionata con un solo comando che consente il suo sollevamento fino all’altezza massima, con l’annessa rotazione del becco in posizione estesa. Al rilascio del comando, la rampa scende lentamente fino a congiungersi al pianale del veicolo, creando un ponte di raccordo tra lo stabile e il veicolo. Completata l’operazione di carico o scarico, premendo nuovamente il pulsante, la rampa di carico si solleva e contemporaneamente si chiude il becco per tornare in posizione di riposo.
RAMPE DI CARICO CON BECCO TELESCOPICO: rispetto alle rampe per bocche di carico con becco a raggio, queste sono la versione più performante e offrono maggiore flessibilità di utilizzo.
Premendo il comando di avviamento, la rampa si solleva fino al livello del pianale del veicolo. Tramite un secondo comando “lip out“, il becco della pedana si sovrappone al pianale per formare un ponte per il transito dei carrelli elevatori.
Terminate le operazioni di carico e scarico, premendo il comando “lip in“, il becco si ritrae completamente e torna in posizione di riposo.
Il labbro può avere un’estensione di 500 mm o 1000 mm, quest’ultima utilizzata solo in casi particolari come baie ad incasso per celle frigorifere.
2 Lunghezza e larghezza delle rampe di carico industriali
Uno degli elementi fondamentali da tenere in considerazione per la scelta della rampa di carico è la sua lunghezza, che varia in base all’altezza della banchina e alla tipologia di mezzi operativi utilizzati.
- Transpallet: pendenza massima consigliata 4%.
- Carrelli elevatori: pendenza massima consigliata 8%.
Si ricorda che la pendenza massima del 12,5% prevista dalla Norma Europea EN 1398, è la pendenza massima antiscivolo per le persone.
L’altezza della banchina è un elemento critico, in quanto può causare danni accidentali a mezzi e veicoli.
Per esempio, nel caso in cui la sua altezza fosse minore rispetto al veicolo, durante una retromarcia il rischio di impatto è elevato.
Per prevenire il rischio di incidenti, Campisa ha brevettato e sviluppato una gamma di paracolpi per baie di carico, appositamente studiati per adattarsi alle diverse categorie di veicoli:
- Semirimorchi e rimorchi di grandi dimensioni: si consiglia un’altezza della banchina di 1.200 mm. I solai che hanno un’altezza compresa tra circa 900 mm e 1500 mm con pendenze massime inferiori al 12,5% previsto dalla norma EN 1398, possono essere collegati con rampe lunghe 2500 mm.
- Rimorchi di medie dimensioni e veicoli urbani: si consiglia un’altezza della banchina di 1.100 mm.
Per quanto riguarda la larghezza delle rampe, quest’ultima deve essere il più vicino possibile a quella del pianale del veicolo in coincidenza, fino a 25 cm in meno rispetto alla larghezza del pianale del veicolo:
- Per semirimorchi e rimorchi di grandi dimensioni, rampe di carico larghe 2200 mm, con due alette laterali che riducono automaticamente il bordo di 130-180 mm per lato, in caso di collegamento di veicoli più stretti.
- Per veicoli con larghezza esterna di 2300 mm, rampe di carico larghe 2000 mm con due alette laterali che riducono automaticamente il bordo di 130-180 mm per lato in caso di collegamento di veicoli più stretti.
3 Portata delle rampe di carico
Le portate sono standardizzate in considerazione del carico massimo. La norma EN 1398 prevede che la portata della pedana di carico sia calcolata su un solo asse del carrello elevatore, su due ruote distanti 1 metro.
Altri tipi di calcolo, come ad esempio il carico distribuito uniforme (due/tre volte maggiore della portata concentrata) non sono rilevanti per il tipo di utilizzo che si verificherà.
La capacità più standardizzata è di 6 tonnellate concentrate; capacità inferiori comportano risparmi insignificanti. Per portate maggiori o transiti più veloci (il requisito consente l’attraversamento a 5 km/h) si consigliano rampe di carico con portata concentrata di 9 tonnellate.
4 Progetti per necessità speciali
Nel caso in cui si abbia la necessità di adattare le rampe a situazioni particolari, Campisa sviluppa progetti speciali per adattarsi a qualunque contesto aziendale. Per esempio:
- Carichi particolari richiedono rampe di carico speciali. Ad esempio, rampe lunghe fino a 5 metri per collegare la banchina alta 1,2 m ai piani di mezzi corti con altezza da terra di soli 60 cm. Le pedane di carico di questa lunghezza consentono il transito dei transpallet elettrici.
- Per ambienti molto umidi, si consigliano speciali pedane di carico zincate a caldo.
- Per le celle frigorifere si consiglia il sistema di banchina ad incasso, in cui la pedana rimane chiusa all’interno dell’edificio quando non utilizzata, con il portone sezionale che si chiude davanti. In questo caso la rampa è telescopica con il labbro sporgente di 1 metro.
Rampe di carico: richiedi un preventivo gratuito
Se sei alla ricerca di un partner per realizzare un nuovo polo logistico, Campisa si pone come leader mondiale nel settore delle baie di carico da oltre 50 anni.
Siamo al servizio delle aziende per supportarle nella scelta delle migliori soluzioni per il loro business.
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